In queste ultime settimane sul mio profilo Instagram ho creato un #
aggregatore di piccoli gesti green, per fare rete con le persone che
come me amano provare a vivere in modo consapevole e condividerlo con
gli altri: è #illunedigreen.
Era da tantissimo
che volevo provare a fare il formaggio in casa ma senza dover per
forza usare il caglio che vendono solo in quantità troppo grandi per
le nostre esigenze. Ecco quindi che nelle mie ricerche mi sono
imbattuta in questa ricetta che condivido con voi.
INGREDIENTI PER UNA
PICCOLA FORMA DI FORMAGGIO:
1 litro di latte
fresco intero
50 ml di succo di
limone
½ cucchiaino di
sale
STRUMENTI:
pentola
cucchiaio
Ciotola
canovaccio lavato
senza detersivo
mollette
fuscella da
formaggio
PROCEDIMENTO
Fare questo genere
di formaggio è davvero facilissimo! Come prima cosa mettete a
bollire il latte e quando arriva a temperatura aggiungete succo di
limone e sale. Girate un attimo e lasciate poi creare i grumi, ci
vorrà pochissimo. Continuate la cottura per cinque minuti, spegnete
il fuoco e lasciate riposare senza girare altri 10 minuti.
A questo punto
fissate il canovaccio alla ciotola con le mollette e versate il
tutto. La parte cagliata rimarrà nello strofinaccio, il siero
passerà sotto nella ciotola. Per questa prima prova non l’ho
utilizzato ma l’ideale sarebbe conservarlo per fare la ricotta.
Strizzarte la
cagliata dentro allo strofinaccio e travasatela nella fuscella premendo
bene con un cucchiaio. Non serve per forza comprarne una
appositamente per la ricetta, io ho recuperato una di quelle in cui
vendono la ricotta ed è andata benissimo.
Lasciate riposare e
una volta freddo togliete dalla forma e portatelo in tavola.
Otterrete così un
piccolo formaggio fresco, che profuma deliziosamente di limone ma che
volendo potete condire con l’aggiunta di altri ingredienti come
spezie o frutta secca.
Con un gesto del
genere non si cambia il mondo ma credo che sia estremamente
educativo, non solo per i bambini, vedere come nasce un prodotto che
normalmente acquistiamo velocemente al supermercato. Ma soprattutto ci
fa capire quanto può essere duro il lavoro del casaro, che per
ottenere una forma di formaggio deve usare una quantità incredibile
di latte.
Diamo troppe cose
per scontate, senza apprezzare fino in fondo realtà difficili come
quella della pastorizia ed è proprio per questo che mi sento di
consigliarvi di provare almeno una volta questa piccola esperienza
green.
In attesa di vedere
tutti i vostri meravigliosi gesti per una vita più consapevole vi
abbraccio e vi aspetto alla prossima settimana.
Sara
Ciao Sara, si può fare anche con latte vegetale? Grazie
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