lunedì 11 febbraio 2019

Come nasce un'idea: targhetta famiglia.

Avere il blocco creativo per giorni, settimane, mesi e non riuscire ad avere l'illuminazione su nulla di nuovo. Perchè magari di idee ce ne vengono anche in mente, soprattutto se come me non si lascia mai riposare il cervello ma questo non vuol dire che siano buone, anzi! 
Di dieci cose a cui penso forse mezza ha un senso, le altre o sono infattibili, oppure fanno proprio pena, altre ancora hanno senso solo nella mia mente ma poi nella realtà dei fatti sono improponibili. 




Se le idee poi devono portare ad un guadagno la cosa si fa ancora più difficile.
C'è da valutare cosa offre già il mercato, cosa ricerca il cliente, che esigenze ha il proprio target e per finire (ma non meno importante) deve avere un senso dal punto di vista economico. Quest'ultimo aspetto è quello che spesso frena me. Magari l'idea c'è, è bellissima, darebbe vita ad un prodotto stupendo ma con dei tempi di lavorazione e costi di produzione assolutamente fuori mercato. 
Queste idee quindi le metto nel cassetto "lo farò per me", in attesa di trovare il tempo di metterle in pratica. 

Come far nascere quindi dal vuoto cosmico una nuova idea? 
Ahimè non credo ci siano ricette magiche o metodi infallibili ma credo che dei piccoli accorgimenti possano aiutare. 
Personalmente trovo ispirante staccare completamente dal mio lavoro, immergermi in qualcosa di totalmente diverso, cercare ispirazione nelle cose più inusuali. 
Può essere una passeggiata in centro, guardare un film, sfogliare una rivista o parlare con qualcuno del più e del meno. 
Una delle cose che più in assoluto mi aiutano è la doccia calda di fine giornata: è utile a rilassare mente e corpo e spesso tra i vapori e il profumo del bagnoschiuma mi vengono in mente idee su cui ragionare. 




E una volta accesa la lampadina è tutto in discesa? Non sempre. 
A volte il primo prototipo viene bene esattamente come l'avevamo immaginato, altre volte la strada è decisamente più tortuosa.
Può capitare che i materiali scelti non vadano bene, che il progetto su carta non sia realizzabile in stoffa, che alcuni tentativi finiscano miseramente nella spazzatura insieme al tempo e al denaro.
Purtroppo credo faccia parte del gioco e che non ci siano metodi per ovviare al problema. 




Ma poi, alla fine di tutto questo lungo percorso, la mia idea avrà il riscontro sperato?
Non è detto, possono capitare dolorosissimi buchi nell'acqua. Non vorremmo mai che andasse a finire così, uno ci mette anima e corpo per realizzare qualcosa che sente suo e che ama e poi non prende il largo alla conquista del mondo? Ebbene sì, come per tutte le cose della vita bisogna rischiare, dare il massimo, migliorarsi se necessario e poi stare a guardare, consapevoli della possibilità che si debba rifare tutto da capo.

A volte poi le idee hanno bisogno di sedimentare per fiorire.
A me è successo già alcune volte di aver messo sul mercato dei prodotti che all'inizio non andavano e poi nel giro di qualche mese hanno inaspettatamente preso il via. Credo che a volte semplicemente i tempi non siano maturi e che si debba solo portare più pazienza del previsto.




Vi auguro di avere sempre la lampadina accesa e di non arrendervi mai se le cose non vanno per il verso giusto.
Io spero di conquistarvi con questo nuovo prodotto di casa Sogni Risplendono, la targhetta famiglia. Nello specifico ci sono voluti tre tentativi finiti nella pattumiera, un'intera domenica alla macchina da cucire, acquisti sbagliati di materiale non adatto e svariate punture di aghi.
Lo trovate in pre ordine nello shop, nella versione 2 persone più animale, 3 persone più animale e 4 persone più animale.

Un abbraccio.
Sara

2 commenti:

  1. Sempre creazioni incantevoli e pensieri giusti e profondi
    Bacioni

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  2. Grazie Aless, sei sempre una delle mie lettrici più affezionate!

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