giovedì 27 dicembre 2018

Il nostro primo Natale in tre.

Si aspetta il Natale con trepidazione per settimane e poi vola via in un baleno, lasciandosi alle spalle carte stropicciate, nastri luccicanti e la lancetta della bilancia che ci guarda minacciosa. E' così tutti gli anni, eppure ogni volta ci aspettiamo chissà cosa. Di sicuro per noi questo è stato speciale, la nostra prima volta in tre (quattro contando Ron). 

L'anno scorso Giulio era nel pancione che scalciava a più non posso, quasi pronto a venire al mondo per sconvolgere le nostre vite. E' stato bello avere lui per casa che fremeva per assaggiare qualsiasi cosa ci fosse a tavola (come al solito direi), gattonare tra gli incarti dei regali senza capire realmente cosa volesse dire e vederlo tra i familiari prendendosi mille baci e coccole. 


Per lui è sicuramente stato un giorno come un altro, solo con più confusione e braccia tese per prenderlo in braccio ma potrà sempre rivivere questo giorno nelle foto quando sarà più grande. Al momento non ci sono cuginetti o fratellini con cui vivere la magia ma per fortuna ha un amico peloso molto paziente con cui dividere le coccarde per giocare, la morbidezza del divano e le coccole. 

In questi momenti di gioia non riesco però a fare a meno di pensare a chi non ha la stessa fortuna, chi desidera solo passare alla pagina successiva del calendario, perchè è solo, sta vivendo un periodo doloroso o vive in contesti in cui la felicità è un bene molto raro. Credo che sia per rispetto a loro che dovremmo sempre godere delle piccole ma bellissime cose che ci accadono tutti i giorni, senza dar peso al superfluo, all'apparenza e alla superficialità come invece troppo spesso accade. 


Lo stesso vale per rispetto a chi non c'è più, per coloro che non hanno avuto il privilegio di vivere tutti i giorni che sognavano. Per loro abbiamo l'obbligo morale di vivere sempre come se fossero le ultime ore a disposizione, senza barricarci dietro al "lo faccio domani", "domani gli dirò che gli voglio bene", "c'è tempo per questo abbraccio". 

E' la vita il dono più grande che abbiamo ricevuto, ringraziamo ogni giorno per questo come se fosse il regalo più grande, con la carta più colorata e la coccarda più scintillante che ci sia mai stato fatto.
Sara 

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