mercoledì 11 maggio 2016

Quanto è difficile raccontarsi.

Sono sicurissima che molte di voi dall'altra parte dello schermo abbiano il mio stesso rapporto di odio e amore con lo storytelling. Ebbene sì, lo amo e lo odio! Lo amo perchè quando parlo tra me e me, quando mi faccio tutti i discorsi immaginari di presentazione, sono carica come una molla, so perfettamente cosa dire e sono anche fiera di me (oggi l'ho anche sognato....). Ma poi, immancabilmente, all'ennesima domanda: "Cosa fai nella vita?" tutti i discorsetti vengono cancellati con un bel colpo di spugna e nel mio cervellino rimane solo un povero criceto che corre all'impazzata da una parte all'altra e le uniche parole che mi vengono sono: "Ehm..ehm...faccio delle cose...per bambini.....ma niente di importante..". Ooooohhhhh povera me!!!


 Quando mai riuscirò ad esprimermi in un modo sensato, sicura di me e di quel che faccio, senza passare dalla parte della cretina o della nullafacente? E' terribile, mi viene proprio il magone, non posso farci nulla, per quanto mi sforzi il risultato non cambia. La situazione cade rovinosamente nel drammatico quando la fatidica domanda la fanno i conoscenti o peggio ancora I PARENTI!!!! Ti guardano con quegli occhi che sono un misto tra accusatorio e pietoso, della serie: "Guarda questa che è andata all'università, ha fatto tanto la secchioncella e ora si ritrova a fare queste stupidate". Probabilmente (o almeno spero), non lo pensano davvero ma è quello che percepisce il mio cervello quando va in tilt. D'altra parte sfido chiunque a non andare in crisi quando qualcuno ti chiede: "Hai trovato lavoro o fai ancora quelle cose?". Mah..mah..veramente io sono una libera professionista...mah..mah...pago le tasse come te...Insomma, mi verrebbe da piangere.


 Per fortuna va molto meglio quando ho lo schermo del PC a dividermi dal resto del mondo, in quel momento sono pienamente a mio agio, so che nessuno potrà vedere il mio viso arrossire, non dovrò sopportare sguardi accusatori o scrollatine di testa. Dietro al computer posso essere me stessa e raccontare al meglio (o almeno ci provo) il mio lavoro, cosa sogno per il futuro e cosa desidero regalare alle mie clienti quando fanno un acquisto da me. Sarà che ho sempre amato molto scrivere, che fin da piccola per me il giorno del tema in classe non era un giorno di verifica ma di divertimento, in cui dare libero sfogo alla fantasia. In un mondo immaginario in cui avessi la stessa serenità che ho al computer con le persone dal vivo, risponderei così alla fatidica domanda: "Sono un'artigiana 2.0, realizzo giochi e accessori per bambini con la tecnica del cucito creativo. Cerco di donare un pizzico di magia e un sorriso a chi decide di fidarsi di me e del mio lavoro. Sono una fatina dei desideri che fa di tutto per trasformare in realtà quello che per le clienti è solo una vaga idea". 


Non so se riuscirò mai ad acquisire una tale padronanza della situazione e di fiducia in me stessa ma ci sto lavorando, con scarsissimi risultati ma ci sto lavorando. Mi fa troppo sorridere ricevere messaggi o email di ragazze davvero innamorate del mio lavoro, che mi stimano e che a volte addirittura mi considerano la loro musa ispiratrice, vi rendete conto? Proprio io che ho un'insicurezza grande come una montagna! Insomma, c'è parecchia strada da fare ma niente è impossibile, basta volerlo, quindi non ho ancora perso del tutto le speranze. C'è da dire che a volte sono più i fatti a dover parlare di noi, a raccontare ciò che facciamo, cosa amiamo e ci appassiona e dal riscontro che ho dal mio amatissimo pubblico (posso chiamarlo così?) direi che sono davvero sulla buona strada, a volte vedete in me cose che non noto neppure io e questo mi manda in un brodo di giuggiole, è davvero bello. 


Spero di riuscire a raccontare bene di me e della mia microbottega tramite le immagini, le emozioni che traspaiono da uno scorcio di un work in progress, angoli di vita quotidiana dove non sono mai tirata a lucido ma sono solo e semplicemente Sara nella sua vita di tutti i giorni. Ma sopratutto spero che si noti tutto l'amore e passione che metto in ogni singolo punto quando vi arriva a casa il mio pacchetto e quel che scartate da leggera carta velina vi faccia emozionare. La mia missione è spargere per il mondo (in realtà per l'Italia ma va beh...) un po' di magia, per far sognare grandi e piccini.
In sintesi grazie, grazie per tutto il vostro appoggio e affetto anche se a volte lo storytelling è un mostro cattivo che mi manda nel panico e mi fa balbettare, grazie di cuore.
Sara

9 commenti:

  1. Stampati questo post e portalo sempre con te... Quando ti fanno quella domanda mostralo, così non dovrai spiegare niente...
    Io penso che piano piano inizieranno ad apprezzare...
    Te lo auguro, perché davvero magari dal "di fuori" non si percepisce che il tuo è un lavoro vero e proprio (anzi, è anche più divertente dei lavori comuni), soprattutto se tu dici "faccio cose per bambini, ma niente di importante"...

    Maira

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  2. ma scherzi? Devi essere orgogliosa di esserti creata un lavoro che ti soddisfa, ti piace, ti dà soddisfazioni e ti procura amicizie alla faccia della crisi che stende tanti giovani e toglie speranze e opportunità. Sei in gamba, ragazza, renditene conto!

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    1. Grazie mille Dindi, infatti in cuor mio so di aver realizzato davvero tanto (soprattutto se pensi che ho imparato a cucire da sola), faccio solo fatica a parlarne in pubblico.

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  3. Ciao Sara. Sono una di quelle che ti segue in silenzio ma oggi voglio uscire allo scoperto perché qust tuo post ha proprio centrato in pieno lo stesso mio disagio provocato dalla domanda "che lavoro fai?" Anch'io come me te creo, utilizzando una dote che forse per troppo tempo ho tenuto solo per me.
    Voglio scriverti che sei un portento! Crei così tante cose che spesso mi chiedo come fai!? È evidente che alla base vi è tanta ma tanta fiducia in ciò che fai, anche se non sempre lo vedi, perché ci sei dentro ed è naturale a volte perdersi tra i pensieri e i mille doveri.. La passione e' un cuore che pulsa, instancabile e penso che se si riesce a vivere con passione tutto e' realizzabile, mai mancheranno le forze!! Dai che vai proprio alla grande!
    Un sorriso,
    Elettra

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    1. Che dolce che sei Elettra, grazie mille. Hai ragione, senza passione non sarei mai arriva qui, poco ma sicuro! Auguri per il tuo lavoro.

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  4. Continua ad essere orgogliosa di te stessa senza badare a chi non comprende il duro ma tanto amato lavoro artigianale
    Bacioni
    Alessandra

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  5. parole bellissime che descrivono l'amore per quello che fai!!!!! complimenti di cuore Lory

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  6. Le tue parole sono vere e bellissime, mi hai commosso... Spesso le persone che ci circondano non apprezzano il lavoro artigianale e preferiscono buttare i loro soldi nelle grandi marche che sfruttano un lavoro mal retribuito e sfruttato. Considerano i marchi più "sicuri".
    Non ti far abbattere da nessuno il tuo è un lavoro, e tu sei molto brava a svolgerlo e molto fantasiosa a renderlo unico!!
    Leggendo i commenti so che hai tante amiche virtuali che la pensano come me!!

    Buona domenica
    Sara
    This is Sara

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